sabato 6 febbraio 2010

Facebook sorpassa i Blog?


Compaiono con una certa frequenza gli articoli che (in rete e sui giornali) cantano il sorpasso di forme di comunicazione come Twitter e Facebook sui blog. Già in passato avevo letto (con scetticismo) della morte della posta elettronica, sorpassata dagli SMS, però la posta elettronica per quanto ne so io gode ancora di discreta salute. E quindi posso sperare che non muoiano nemmeno i blog.

Ragione della crisi sarebbe la possibilità di una comunicazione più rapida con i mezzi sopracitati, mezzi che conosco a dir la verità piuttosto poco: su Twitter veramente non ho nemmeno messo piede, su Facebook ho sospeso la decisione di chiudere la mia pagina ma faccio veramente fatica a seguire quel bailamme di piccole "novità" (o grandi frescacce, a volte) che si inseguono. E di essere chiamato a partecipare a questa o quella causa o a diventare fan di tizio o di caio (di solito scrittori fantasy, a cui voglio un gran bene ma non riesco a seguirne molte iniziative, purtroppo).

Per quanto mi riguarda l'integrazione con il telefonino non mi interessa e nemmeno essere in contatto "real time", lanciare un'affermazione immediata e spontanea che diventa obsoleta nel giro di un giorno o qualche ora... Anzi mi spiace che gli articoli passati si perdano nelle viscere del blog: tutti i rimandi interni che ho costruito nella colonna a destra direi che dimostrano la mia voglia di costruire un blocco di scritti che restino visibili e siano significativi di quello che ho da dire. Tutt'altro che roba da trenta secondi di consultazione, insomma (non ci sono orde di lettori che vanno a ripescare quello che ho detto mesi o anni fa: qualcuno ogni tanto lo fa, però).

A mio parere (un parere poco informato sulla tecnologia, devo confessare) questi cambiamenti dipendono dal succedersi delle opportunità che hanno cambiato l'utilizzo della rete. Così come i blog, a suo tempo, Facebook e Twitter sono la cosa nuova che ha fatto successo. Anni fa, se volevi la tua pagina internet dovevi acquisire un dominio e diventare pratico della materia, oppure quantomeno utilizzare pagine messe gratuitamente a disposizione da numerosi provider: ma c'era sempre la necessità di masticare qualcosa di HTML e di altre nozioni informatiche.

I blog hanno reso tutto più semplice, anche se delle caratteristiche di un sito vero e proprio manca qualcosa. Il loro momento di gloria fu dovuto all'immediatezza e facilità d'uso rispetto a quello che c'era prima. Ora sono arrivate queste nuove piattaforme che offrono una semplificazione ancora maggiore e sicuramente per i giovanissimi sono più interessanti, è normale che lascino i blog e vi si spostino.
Mi sta bene, ma la formula del blog va bene per me e non vedo motivo per cambiare sistema (sempre che blogspot non chiuda i battenti). Del resto in Italia c'è un paio di milioni di persone che i blog li legge...

Comunque se volete farvi due risate eccovi l'annuncio della prestigiosa rivista Wired sulla morte dei blog... è del 2008! Decisamente un annuncio prematuro.

5 commenti:

  1. Guarda, io sono iscritta a FB e ho cancellato tutte le mie foto perchè fa schiffo. FB, contrariamente a quello che si può pensare, NON è un modo per comunciare come si deve, e non sarà MAI alla pari dei blog. Su FB nessuno legge gli articoli (note) che sono pubblicate, quelli che ti salutano in bakeka è perchè vogliono che vai da loro a scrivere qualcosa, così si sentono "vivi", ma nessuno è interessato a nessuno (come nella realtà).
    Quello che dicono i giornali è tutta pubblicità a pagamento, fidati. Nel blog parli, ti racconti e chi ti lascia un messaggio sicuramente ha letto ciò che hai scritto. FB è soltanto per giocare.

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  2. Guarda, io sono iscritta a FB e ho cancellato tutte le mie foto perchè fa schiffo. FB, contrariamente a quello che si può pensare, NON è un modo per comunciare come si deve, e non sarà MAI alla pari dei blog. Su FB nessuno legge gli articoli (note) che sono pubblicate, quelli che ti salutano in bakeka è perchè vogliono che vai da loro a scrivere qualcosa, così si sentono "vivi", ma nessuno è interessato a nessuno (come nella realtà).
    Quello che dicono i giornali è tutta pubblicità a pagamento, fidati. Nel blog parli, ti racconti e chi ti lascia un messaggio sicuramente ha letto ciò che hai scritto. FB è soltanto per giocare.

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  3. @ Lucia: se si vuole davvero esprimere un pensiero, o scambiarlo, bisogna dedicarvi spazio e attenzione. Tutti i media dedicati a chi riesce a concentrarsi solo per dieci secondi (ad es. chatline) lasciano davvero il tempo che trovano. Pochissimo...

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  4. Credo che Facebook e altri social network (un mondo che non conosco per nulla a dire il vero) abbiano semplicemente portato via quella larga fetta di blogger che usava il blog come un diario, nel senso che parlavano di sè stessi, di cosa avessero mangiato, oppure quelli che mettevano le loro foto.
    Di certo facebook non va bene per chi vuole proporre riflessioni di varia natura.

    Poi da lettrice, se per esempio voglio trovare una recensione so che la trovo su un blog, non su facebook.

    Insomma, secondo me chi grida alla morte dei blog si sbaglia. Forse Facebook contribuirà alla specializzazione dei blog, più che alla loro scomparsa.

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  5. @ Nick Truth: in effetti ce n'erano moltissimi e forse non tutti quelli che ne avevano aperto uno lo usavano per lo strumento che è, o capivano che ci vuole un certo impegno di tempo per mantenerne uno in vita.

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