mercoledì 11 febbraio 2009

Perché non sono Liquido



I primi commenti alla mia arrabbiatura per essere stato "arruolato" a mia insaputa sul Valorizzatore di Liquida rimandano a una verità ovvia (tanto che l'avevo anticipata io stesso) ma non poco importante: gli amici mi fanno notare che dall'inclusione in questo portale (chiamiamolo così anche se il termine potrebbe magari non essere il più preciso) il mio stesso blog può ottenere maggiore visibilità.

Mi rendo conto che nella mia placida ignoranza ritenevo di aver migliorato in pochi mesi i miei accessi (da 800 e rotti in agosto a 2260 in dicembre, mese ancora non superato) per il semplice fatto che avevo eliminato il contatore di visitatori che aveva il "buco" di sicurezza, simpaticamente sfruttato da qualche pirata per inondare di malware i visitatori, una cosa che certamente non incoraggiava nessuno a venirmi a trovare. Potrebbe benissimo essere che il maggiore afflusso di visitatori sia almeno in parte dovuto a Liquida (ero già capitato su Liquida tempo fa, trovando dei link ai miei post, però, e forse sono un po' tardo o un po' troppo frettoloso, lo avevo scambiato per un altro blog che mi linkava... solo pochi giorni fa ho capito di cosa si trattasse).
Quindi non so se devo a Liquida parte del "successo" di cui ero contento, tanto più che avendo eliminato il contatore non vedevo più la provenienza delle impressioni sulle pagine.

Insomma posso avere ricevuto un effettivo vantaggio, non economico (i miei Google Ads non mi renderanno mai una cicca) ma di visibilità, e sarei sciocco a prendermela. Eppure no, non la vedo così. Non avrebbe senso se uno si rifiutasse di essere incluso dai motori di ricerca, ad esempio su Google... no, ma Liquida non è semplicemente un motore di ricerca né un aggregatore di feed.

Girando per la rete ho cercato di capire quale sia (in generale) il punto di vista commerciale sulla presenza dei blog. Scoprendo che i blogger italiani generano una enorme quantità di materiale, solo che la maggior parte "non è di valore" (per chi vuole trasformarlo in business) perché sono contenuti personali che non generano interesse. Tuttavia talvolta i post hanno un taglio interessante, o giornalistico, ecc... e può essere interessante farli leggere a un vasto pubblico. Insomma l'enorme massa di post dei blogger potrebbe essere una piccola miniera, se sfruttata bene, però le opinioni personali no, quelle non vanno bene.
A quanto pare Liquida ha pensato di guadagnare (con la pubblicità, vedi il filmato che è linkato oltre) offrendo al pubblico che non visita i blog una panoramica di articoli interessanti. Bontà loro, anziché portarsi via gli articoli si linkano ai blog, facendo arrivare dei visitatori.

Già a questo punto, chiedendomi perché ho aperto un blog, ho dei dubbi se davvero dovrei essere contento della visibilità fine a sé stessa. Io qui desidero esporre il mio personale punto di vista: oggi le informazioni sugli argomenti di cui parlo si trovano in un secondo dovunque in rete... ed è per questo che non mi dilungo sempre sui particolari (chi è il regista di un film, ad esempio: lo so sempre, non sempre lo scrivo) ma generalmente scrivo un commento dal mio punto di vista. Quello che faccio su Fantasy Magazine è diverso: salvo una manciata di approfondimenti e una intervista che ho realizzato, è un ripresentare ed eventualmente tradurre in italiano una serie di notizie che pesco dalle fonti più disparate, in modo che FM le organizzi, assieme al lavoro degli altri collaboratori, con un taglio "da rivista" per i lettori, dando un'idea di quello che succede di nuovo in ambito fantasy; talvolta c'è modo di approfondire e personalizzare un po', e stimolare il dibattito, talvolta si rimane alla notiziola nuda e striminzita, ed è normale che sia così.

Morale: se scrivo su una rivista (FM) non dico che i manga mi fanno quasi sempre schifo, qui lo dico. Ok? il blog è un discorso personale e, se è vero che a nessuno piace parlare da solo, i "contatti" fini a se stessi mi interessano fino a un certo punto. Quindi se qualche mio post che può avere un taglio più "da rivista" piace a un selezionatore e viene valorizzato, non mi metto a gongolare, perché sicuramente non passeranno altre cose che qui ho detto o voglio dire. Insomma Liquida prende ciò che gli serve quando gli serve, non mi dà veramente voce.

Quello che ho scoperto di questo portale è che alcuni collaboratori sono stati contattati e sono state offerte loro delle collaborazioni: ad esempio, questo è il blog di una collaboratrice di serie A, che viene pagata. Questo è un collaboratore già meno importante, sembra, (senza nessuna offesa al blogger che non conosco ma che prendo solo ad esempio), collaboratore che non è pagato ma almeno il sig. A. Santagata (quello che ha detto che dovevo essere io a chiedere di venir tolto dai loro link) si è degnato di avvisarlo che avrebbe valorizzato i suoi contenuti su Liquida.
Evidentemente il sottoscritto con Mondi Immaginari era un collaboratore di serie C, anzi non era nemmeno un collaboratore. Dal momento che non sapeva di esserlo.

Adesso vediamo un filmato in cui il nostro Santagata (verso il minuto e mezzo) ci spiega che è interessato ai contenuti di chi scrive con una certa frequenza e una certa qualità... noi non ci concentriamo come focus sul blog, ma sul post... secondo noi è importante spostare il focus da "devi conoscere alcuni blog"... se io sto cercando della Maratona di New York, vedere chi sta scrivendo della Maratona di New York... insomma, nonostante le belle parole sul creare un vantaggio per i blogger, e il fatto che qualcuno venga pagato, i blog vengono così sfruttati a pezzi e spersonalizzati, che è proprio il contrario di quello che mi interessa. Tanto più se questo viene fatto senza avvertirmi.

Perciò il fatto che non ci voglia stare non è un soprassalto di veteromarxismo o uno sputacchio sul vile danaro (oddio, potrei anche fingere di sputacchiarlo, visto che tanto denaro da qui non mi arriva: ma non è questo il punto e comunque mi guadagno da vivere in tutt'altra maniera). Il problema è che Liquida, un'azienda ovvero un soggetto forte, ha unilateralmente instaurato con il sottoscritto una relazione decisamente asimmetrica, dove io non ero informato del fatto che venivo valorizzato, e le visite che potevo ricevere in più potrebbero sì, eventualmente, trasformarsi in una conoscenza del mio blog da parte di qualche visitatore ma la maniera in cui i contenuti sono scelti e organizzati è impostata a tutta un'altra filosofia. Alla fine l'utente avrà più probabilità di sapere che ha fatto un giro su Liquida e letto qualcosa sul fantasy che di ricordare di aver letto qualcosa scritto da me.

Liquida si augura di guadagnare con gli spazi pubblicitari. Certo, eventualmente farebbero arrivare le briciole anche a qualche blogger... qualche. A queste condizioni io però non vedo cosa me ne possa fregare. Me ne avessero parlato, magari ci avrei potuto provare per un po', ma così davvero non va.

Quindi, l'ultima cosa che voglio è fare il criticone piagnone giustizialista scassapalle, e non voglio trascendere sui toni, ma Andrea Santagata non deve venire a scrivermi (come ha invece fatto ammesso che il messaggio sia autentico, ma ne ha tutta l'aria) che riteneva di avermi fatto un servizio. E si faccia un esame di coscienza sulla maniera in cui ha trattato quelli che gli forniscono i contenuti da valorizzare. Quanti saranno, senza nemmeno saperlo?

5 commenti:

  1. Mmmm mi sembra tu ti stia muovendo in un campo minato.
    E' come se venisse l'autore delle copertine che posti a corredo delle tue recensioni e affermasse che Tu non hai diritto di postarli, perchè anche tu ci guadagni...
    Internet è così ci sono vari modi di utilizzarlo e il bello forse è anche questo...
    Nel bene e nel male...
    Illoca

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  2. Ok, però c'è una piccola differenza tra un blog e un portale. O no?

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  3. necessita di verificare:)

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  4. La ringrazio per Blog intiresny

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  5. @ anonimo: se mi ringrazi perché trovi il blog interessante: prego! :)

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