sabato 6 dicembre 2008

Hyperion Cantos


Dan Simmons è uno scrittore abituato a mescolare generi diversi, e non fanno eccezione i suoi Hyperion Cantos, una tetralogia di fantascienza che include diversi elementi sovrannaturali e pochi aspetti tecnologici, così da essere definibile più una "space opera" (tipo Guerre Stellari, per intenderci) o una serie di science fantasy che fantascienza vera e propria.
I primi due libri (Hyperion e La Caduta di Hyperion) traboccano di inventiva, di potenza letteraria, di riferimenti filosofici e religiosi. Andrebbero letti di seguito poiché in origine erano un libro solo, diviso in due per esigenze editoriali. Meno bella la seconda metà dei Cantos: Endymion e Il Risveglio di Endymion hanno tutta l'aria di poter essere invece condensati, volendo, in un unico volume. La soluzione ai molti interrogativi della trama prende corpo in una ragazzina che assume il ruolo di messia e redentrice, e la trovata ha l'aria di essere un po' loffia.

Hyperion si apre con un pellegrinaggio suicida, un viaggio cui partecipano diversi postulanti nella speranza di avere le proprie richieste accolte da un essere mostruoso e semidivino, lo Shrike, che custodisce le Tombe del Tempo. Una richiesta verrà accolta, gli altri postulanti verranno impalati sulle spine dell'Albero del Dolore: nei racconti dei viaggiatori vediamo perché essi vogliono rischiare così tanto per avere le proprie richieste accolte.
Da questo bizzarro pellegrinaggio in poi, la storia si evolve e ci mostra un ricco universo con molti poteri sacri e secolari, e dei barbari che dall'esterno cercano di invaderlo (sono chiamati Ousters).

I personaggi e le loro storie, le entità (umane e non) in lotta in questo mondo immaginario sono così complessi che sarebbe difficile renderne conto in uno spazio limitato. Mi limito a dire che questa tetralogia è estremamente interessante, esplosiva, nonostante il finale vada in calando e mi abbia un po' deluso.

4 commenti:

  1. Interessante!

    Non avevo mai fatto molto caso a questa safa... ora m'hai messo voglia di prendere i primi due volumi.

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  2. Bene!... ma se lo farai, sarai costretto a leggere anche gli altri due per sapere come va a finire.

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  3. ..non posso che confermare le impressioni espresse nella recensione. I primi due volumi sono entusiasmanti e ti scaraventano in un universo fantastico e spietato, il finale (inteso come "ultimi tomi") non è all'altezza della prima parte.
    Intendiamoci, io adoro Simmons, ma questa sensazione non è nuova (vd. Ilium, finiti i primi due volumi tutti di un fiato smani di sapere come andrà avanti ma la fine darà meno soddisfazione della parte iniziale pur rimanendo assieme alla saga di Hyperion un "must have" o "must read").

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  4. @ Acme: non ho letto altro di Simmons (nonostante sia una delle tante promesse che mi faccio). Può darsi che davvero sia uno scrittore che sviluppa le sue storie... in calando?

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